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Quanto convenie un impianto fotovoltaico?
  20/01/2013
 

APPROVATI CONTO ENERGIA 2011-2013 e linee guida rinnovabili:

vai alla pagina aggiornata Il 2011 è stato un anno turbolento per il fotovoltaico italiano. Il mercato è cresciuto, i prezzi sono scesi, ma i consumatori sono ancora confusi. Per questo, con l'anno nuovo, Contoenergia.it prova a fare un po' di chiarezza, fornendo alcuni semplici dati grazie a un rapido sondaggio realizzato tra alcuni installatori italiani.

Con i prezzi e gli incentivi attuali quanto rende investire in un piccolo impianto fotovoltaico? Siamo riusciti a desumere alcune ipotesi di investimento in varie zone della Penisola per due tipologia di impianti FV: 3 e 20 kWp. I risultati confermano che il fotovoltaico resta ancora un ottimo investimento.

Come sappiamo, con la nuova versione del conto energia entrata in vigore lo scorso maggio, la quota di incentivo per kWh prodotto diminuirà progressivamente fino al 2016. Per gli impianti domestici da 3 kW sugli edifici, nel corso del 2012 gli incentivi previsti dal quarto conto energia andranno dagli 0,274 euro per kWh di inizio anno agli 0,252 €/kWh del secondo semestre; per quelli da 20 kW, sempre su tetto, il premio nei primi 6 mesi di quest’anno sarà di 0,233 €/kWh e nel secondo semestre 0,206 €/kWh.

Ma anche i prezzi in questo ultimo anno sono scesi tantissimo: per dare un’idea, il valore di mercato di un modulo FV cristallino di basso costo a novembre 2010 era attorno a 1,60 €/Wp; ora ci sono prodotti venduti anche sotto 0,90 €/W. Un crollo di prezzo che ovviamente si riflette sul costo totale degli impianti, sul quale i moduli pesano per circa il 54%.

Per i consumatori ciò significa che, seppure con una diminuzione degli incentivi, il fotovoltaico è ancora un investimento interessante con tempi di ritorno piuttosto rapidi. Lo mostrano bene le ipotesi di investimento che abbiamo ottenuto consultando diversi installatori. Come detto, si tratta di preventivi per impianti da 3 e da 20 kW installati al Nord, al Centro e al Sud Italia che ipotizziamo possano entrare in esercizio nel primo semestre del 2012.

I costi medi per kWp installato che abbiamo rilevato si aggirano intorno a 3.400 € per gli impianti da 3 kWp e scendono fino a 2.500 per impianti da 20 kWp. Con una producibilità, variabile in base allla località di installazione, avremo a Milano impianti che produrranno circa 1.200 kWh annui per kWp installato, a Roma circa 1.450, mentre a Palermo arriveranno anche fino a 1.600.

Con gli incentivi del primo semestre 2012 e con la sovrapproduzione pagata 13-14 centesimi per kWh immesso in rete (ipotesi), considerati i consumi medi di una famiglia italiana e i conseguenti risparmi in bolletta, si possono stimare tempi medi di rientro dell'investimento molto più rapidi dei 9 anni che le aziende valutano solo nel 2009.

Per impianti da 3 kWp, mediamente i tempi di ritorno dell'investimento si aggirano intorno ai 5 anni e mezzo; al Sud si riesce a scendere fino a 4 e mezzo. Secondo i preventivi più economici bastano invece 5 anni per rientrare dell'investimento per un impianto da 20 kWp a Milano e addirittura sarebbero sufficienti meno di 4 anni a Palermo.

Facciamo qualche esempio. Consideriamo un impianto da 3 kWp (con scambio sul posto), il cui costo - secondo un preventivo che si colloca nella fascia di mezzo - ammonta a 10.150 € (Iva inclusa 10%), interamente pagato con capitale proprio. A Milano con una resa di 3.648 kWh/anno, l'impianto FV frutterebbe di incentivi 1.098,21 €/anno circa, da sommare a 510,80 € di risparmio in bolletta, per un totale di circa 1.609 €/anno. L’investimento si ripagherebbe in 6,3 anni e nei 20 anni di durata dell’incentivo si avrebbero benefici economici per 32.180 €: un guadagno netto di oltre 22mila euro, cui va aggiunto il risparmio in bolletta di cui si potrà usufruire nella restante vita utile dell’impianto (25-30 anni), oltre il periodo incentivato.



Ancora più interessanti le ipotesi di investimento più a sud: lo stesso impianto a Roma farebbe rientrare dal’investimento in 5 anni e renderebbe in 20 anni 40.225 euro; a Palermo farebbe rientrare dal’investimento in 4,6 anni e renderebbe in 20 anni 44mila euro.
Ottimo affare, nonostante l’incentivo più basso, anche un impianto di taglia più grande (ma sempre realizzabile in ambito residenziale e con scambio sul posto). Sempre stando a un preventivo "mediano", un impianto da 20 kWp verrebbe a costare 50.525 euro: a Milano si ripagherebbe in 5,2 anni e in 20 anni renderebbe circa 195mila euro (guadagno netto circa 145 mila euro), a Roma rientrerebbe in 4,1 anni e produrrebbe quasi 244mila euro, mentre a Palermo si coprirebbe la spesa in 3,8 anni e in 20 anni si avrebbero entrate per poco meno di 267mila euro.

Questa la situazione per impianti pagati interamente con capitale proprio. Tuttavia circa il 90% delle installazioni fotovoltaiche realizzate in Italia è finanziata (totalmente o parzialmente) da banche. Il rendimento e i tempi di ritorno in quel caso variano, a seconda dei tassi applicati dai vari istituti di credito. Per impianti da 3 kWp il tasso di interesse si aggira in media sul 7-7,5% (al Sud il tasso è in genere superiore a quello praticato al Nord).
Per impianti da 20 kWp i prestiti sono invece più a buon mercato e si può avere un finanziamento a tassi medi del 5%.


Fonte: Contoenergia.it